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Importante voce egiziana dopo la primavera araba del 2011, Doaa el-Adl è una fumettista amata e criticata per le sue vignette dai forti toni di accusa socio-politici. La sua carriera è costellata di premi e riconoscimenti ed è l’esponente femminile di spicco nel campo delle vignette satiriche.
Doaa el-Adl chi?
Nasce nel 1979 a Damietta, nell’Egitto settentrionale, e intraprende una carriera lavorativa che abbraccia a pieno la sua passione: il disegno. Doaa el-Adl è oggi la fumettista satirica più nota in Egitto, ma è altrettanto conosciuta all’estero.
Studia belle arti presso l’università di Alessandria e comincia a lavorare per diversi giornali come illustratrice e vignettista editorialista. Realizza illustrazioni per bambini e fumetti satirici per al-Dustur, Rose al-Yusuf, Sabah el-Khayr, Qatr el-Nada e ‘Alaa el-Din, e attualmente disegna per il quotidiano al-Masry al-Youm.
Doaa el-Adl è una caricaturista pungente e si interessa di temi sociali, politici e religiosi. Seleziona, così, argomenti di interesse pubblico, per poi rielaborarli e convertirli in vignette. Tra i soggetti preferiti dell’autrice ci sono le donne; queste sono le protagoniste di tantissimi suoi lavori, a conferma di un engagement a favore dell’emancipazione femminile e di lotta contro gli stereotipi di genere.
Nel 2017 pubblica, in linea con questo impegno, il suo primo libro (e finora l’unico), intitolato “50 Drawings and More on Women”, consistente in un album di vignette già pubblicate sui giornali per i quali ha lavorato, e una serie di disegni inediti.
La fumettista egiziana è, dunque, un’artista profondamente “committed”, e grazie alla sua indubitabile bravura artistica ha vinto un gran numero di premi sia nazionali che internazionali. Tra questi si possono citare il premio della Journalist Union in Egitto del 2009, vinto per la prima volta da una donna, e una serie di ulteriori riconoscimenti sia nazionali che europei.
La fama di Doaa el-Adl è, dunque, internazionale e la fumettista ha partecipato a molteplici mostre tenutesi in Francia, Italia, Spagna, Belgio, Danimarca, Tunisia ed Egitto.
Le opere e la satira
Come accennato in precedenza, i temi affrontati da Doaa el-Adl sono politici, sociali e religiosi e nei suoi disegni appare evidente l’intento di celebrare l’emancipazione femminile, così come quello di criticare l’ingiustizia politica e sociale in Egitto. Non è un caso che la fumettista abbia scelto di esporsi e supportare la rivoluzione del 2011.
Queste tematiche sono fortemente sentite dall’artista, la quale si batte contro le minacce alla libertà di espressione e contro le discriminazioni femminili in una società maschilista e patriarcale. In effetti, Doaa ha prodotto una serie di vignette dove ha messo a nudo ora la disparità di trattamento tra donne e uomini, ora un cambio di paradigma relativo agli stereotipi assegnati al sesso femminile da parte della società.
Le forbici, ad esempio, sono un simbolo ricorrente in alcuni suoi disegni. Queste divengono metafora di violenza in una vignetta molto nota dell’artista: quella in cui vengono rappresentate lunghe e sproporzionate gambe femminili e un uomo, di dimensioni ridotte, che sale su una scala posta tra le gambe della donna mentre si accinge a tagliare il fiore simbolicamente disegnato in corrispondenza dei genitali femminili. È un chiaro rimando, e una critica, alle mutilazioni genitali.
Numerose sono poi le vignette contro le molestie sessuali, in cui le donne diventano protagoniste attive di una ribalta di genere; donne sicure di loro stesse che dicono “no” (lā, in traslitterazione dall’arabo) alle violenze e alle discriminazioni, e che guardano sempre a testa alta.
Altri disegni della fumettista sono, però, divenuti celebri per l’aperto atteggiamento di sfida e beffa politica e religiosa. Un esempio emblematico a tal proposito è la vignetta che rappresenta i due procreatori della specie umana: Adamo ed Eva. Nel disegno appare anche una terza figura, un uomo con ali di angelo che comunica ai due una triste notizia. Adamo ed Eva vengono espulsi dal paradiso terrestre per non aver votato “correttamente” durante un referendum egiziano.
Critiche e condanne
Vignette come questa hanno causato a Doaa el-Adl non pochi problemi. Nello specifico, quella su Adamo ed Eva le è valsa una pesante critica di blasfemia. A muovere le accuse contro l’artista è stato l’avvocato e segretario generale del Fronte salafista in Egitto, Khaled el-Masry, che le ha additato un inaccettabile insulto al profeta Adamo.
La fumettista egiziana ha ricevuto, inoltre, delle accuse per aver criticato il ruolo degli islamisti e la loro influenza politica in Egitto in altre vignette, ma un collega fumettista, il brasiliano Carlos Latuff, le ha mostrato supporto attraverso un suo disegno. In esso, ha rappresentato Doaa mentre impugna una matita e si batte contro un esponente religioso che brandisce una spada. Il messaggio di Latuff è chiaro: occorre difendere il diritto di espressione.
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