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Le olive in Grecia: “oro liquido” e ulivi millenari

Clima mediterraneo e una terra baciata dal sole, la Grecia è il luogo ideale per la coltivazione delle olive, prodotti tipici di questo territorio.

Simona Rubino by Simona Rubino
22 Aprile 2024
in Europa, Green
Reading Time: 3 mins read
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olive

Foto di Marteen Heerlien (Wikimedia Commns); licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/deed.en

Contenuti

  • “Oro liquido” dai mille benefici
  • Varietà a non finire
  • L’ulivo più “anziano” del mondo

Terzo produttore di olive nel mondo, con il suo clima mite e soleggiato, la Grecia è uno dei principali paesi del Mediterraneo in cui “l’oro verde” cresce rigoglioso. Gli ulivi affondano le proprie radici in questa terra da millenni, regalando varietà di frutti dai profumi, colori e sapori più svariati. Proprio in un’isola greca, poi, è possibile ammirare l’esemplare più antico del mondo, uno splendido albero che tutt’oggi continua a regalare ottime raccolte di olive.

Il legame tra i greci e e questi frutti è, dunque, profondo perché è affettivo, ma anche culturale e storico. L’olio e le olive della Grecia sono davvero celebri: perché? Quali olive si producono? Quali sono le loro proprietà? E quali le eccellenze presenti nel territorio?

“Oro liquido” dai mille benefici

Insieme a Spagna e a Italia, la Grecia è l’habitat ideale per la coltivazione di olive. Se ne producono tante, eppure le esportazioni non sono ingenti a causa dell’elevato consumo a livello domestico.

Sin dall’antichità, se ne sono lodate le ricche proprietà. Da Ippocrate a Omero, tanti personaggi illustri hanno descritto ed esaltato le loro potenzialità, non unicamente culinarie, ma anche mediche, terapeutiche, cosmetiche e, persino, magiche.

Affidabili ricerche scientifiche hanno dimostrato, in effetti, che questi prodotti, il cui marchio di qualità made in Greece costituisce sicuramente un valore aggiunto, hanno molteplici effetti benefici sulla pelle e sulla salute, per citarne alcuni. I fenoli contenuti nell’olio di oliva svolgono azioni anti-infiammatorie e anti-ossidanti; inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che essi inibiscono anche la crescita di cellule tumorali.

L’olio, soprattutto quello extra-vergine di oliva, privo di solventi e prodotti chimici, è un vero e proprio toccasana per la salute e si inserisce all’interno di una dieta mediterranea invidiata in tutto il mondo.

Varietà a non finire

La qualità delle olive prodotte in Grecia è rinomata; le tipologie coltivate sono tante, se ne contano più di 50, e sono variamente distribuite nel territorio. Tra le varietà più conosciute, si possono menzionare le corpose olive Kalamata, anche conosciute come Kalamon, di colore brunastro, presenti soprattutto nella regione meridionale della Messenia, nel Peloponneso.

Queste, da non confondere con le olive nere, hanno una forma a mandorla e sono ricche di ferro e vitamina A. Oltre alla varietà Kalamata, sono molto apprezzate anche le olive Amfissa, dalla forma tondeggiante, consumate sia intere che spremute; oppure, le Elies Tsakistes, varietà da tavola dal caratteristico aspetto “rugoso”. Si aggiungono alla lista anche le olive Haldidiki e tante altre ancora.

L’ulivo più “anziano” del mondo

ulivo antico
Crediti: Eric Nagle (Wikimedia Commons); licenza: Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

Finora si è parlato di olive e olio d’oliva, senza dare la meritata attenzione alle straordinarie piante che producono questi frutti. In Grecia vivono ulivi antichissimi, vecchi anche millenni. L’ulivo più “anziano” del mondo, non a caso, si trova proprio in un’isola greca, a Creta. È noto come ulivo di Vouves, dal nome della località in cui è nato e continua tutt’oggi a invecchiare.

Si tratta di una straordinaria testimonianza della longevità della civiltà greca e delle antiche pratiche agricole, dato che, secondo alcune stime, l’albero ha già compiuto 2.000 anni, e con molto probabilità, li ha persino superati, arrivando ai 3.000-4.000 anni. L’ulivo di Vouves, con un importante diametro di 4,6 metri, ha persino un museo dedicato.

Proprio a quest’ultimo proposito, è interessante rimarcare il recente sviluppo di un vero e proprio turismo delle olive, sviluppatosi sulla scia delle probabilmente più note e consolidate “vie del vino”. Questa esperienza turistica consiste, più banalmente, in visite guidate presso i frantoi in cui avviene la spremitura dei frutti dell’ulivo, ma non solo; si prevedono, infatti, anche esperienze di degustazione dei prodotti raccolti e combinazioni di assaggio delle olive e dell’olio con altri alimenti.

I turisti vengono educati anche sulle tipologie di prodotti che possono essere ricavati dall’olio: basti pensare alle note creme e ai saponi a base di olio di oliva diffusi in commercio. In sintesi, questa forma di turismo mira a far conoscere “l’oro verde” presente nel territorio, offrendo una panoramica a 360° delle sue ricchissime proprietà e della sua storia, oltre che la sua bontà.

 

 

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Specializzata in Lingue e Letterature Comparate e amante delle culture straniere. Nutre una grande passione per l'arabo e la didattica delle lingue.

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