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É pioggia di polemiche quella abbattutasi sulla nuova serie Netflix Queen Cleopatra dedicata alla celeberrima regina dell’Antico Egitto. La serie documentaria è uscita nella piattaforma streaming del colosso americano il 10 maggio del 2023 e sin dai primi giorni, ma, in realtà, già prima del suo rilascio, non sono mancate le critiche.
La docu-fiction su Cleopatra ha fatto infuriare il pubblico internazionale e tanti personaggi di spicco in Egitto. Quali sono i motivi di tante accuse?
Il flop della docu-serie Netflix
Certamente, questa non è la prima comparsa sul piccolo e grande schermo della grande regina-faraone Cleopatra; in molti ricorderanno il film cult del 1963 con la bella attrice Elizabeth Taylor nei panni della donna più influente dell’Antico Egitto.
La volontà di creare una serie che ruoti attorno alla sovrana egizia, pertanto, non dovrebbe stupire. Già in passato, diverse sono state le “versioni” della regina. Senonché, quella proposta dalla serie Netflix, presentatasi come un prodotto storico-documentario, ha particolarmente irritato il pubblico.
Al centro delle numerose polemiche su questa serie vi è la difformità tra l’etnia della vera regina d’Egitto e dell’attrice che ha vestito i suoi panni nel corso dei quattro episodi della serie. La produttrice esecutiva Jada Pinkett-Smith, moglie del noto attore americano Will Smith, ha voluto inserire questo lavoro documentario all’interno di un progetto più ampio destinato a far conoscere ed esaltare le figure di famose regine africane.
La serie Queen Cleopatra, in effetti, ha il nobile merito di aver celebrato la figura di Cleopatra, ma ha sottovalutato un aspetto cruciale per un prodotto classificato come “documentario”: il colore della pelle dell’attrice protagonista, l’inglese Adele James.
Cleopatra, l’immortale
Nella serie, Cleopatra è raccontata come una donna fuori dagli schemi, come una grande sovrana dalle forti ambizioni politiche ed espansionistiche. Pinkett ha affermato: “She’s been displayed as overtly sexual, excessive, and corrupt, yet she was a strategist, an intellect, and a commanding force of nature, who fought to protect her kingdom and her heritage is highly debated. This season will dive deeper into her history and re-assess this fascinating part of her story.”
La regina egizia fu una donna estremamente colta, padroneggiava diverse lingue, e aveva una forte propensione alla leadership. Inoltre, fu un’abile e ambiziosa stratega politica. Dunque, fu molto più che una bella donna e una seduttrice, sebbene la serie lasci ampio spazio alla sua relazione con il generale romano Marco Antonio.
Cleopatra è un forte simbolo storico di indipendenza e autorità femminile, ed è stata l’ultima regina della dinastia tolemaica in Egitto. Vi è motivo di credere, poi, grazie ad alcune fonti, che la sovrana avesse origini macedoni.
Dalle critiche al tribunale
Proprio l’inaccuratezza della serie relativo all’aspetto della regina è stata al centro delle polemiche più forti. È stato fatto notare che Cleopatra non potesse avere la pelle scura, bensì chiara. Tra i critici, Zahi Hawass, noto egittologo di fama internazionale, ha rimarcato il fatto che le origini elleniche della sovrana, confermata da diverse fonti, escluderebbe la carnagione scura rappresentata dall’attrice che veste i panni di Cleopatra nella serie.
Sarebbe una falsificazione storica, a dire di molti studiosi, tra cui Hawass, il quale muove delle accuse contro Queen Cleopatra per aver raccontato la vita della regina d’Egitto in linea con una prospettiva “afrocentrica”.
La docu-serie Netflix ha “scosso”, così, il Supremo Consiglio per le Antichità in Egitto, di cui l’archeologo Mustafa Waziri è attualmente segretario generale. Ad alimentare le polemiche si è aggiunto l’avvocato Mahmud al-Semary, il quale è ricorso ad azioni legali contro Netflix. Semary, in effetti, ha richiesto il blocco della piattaforma streaming in Egitto in risposta alla diffusione di contenuti falsi che mirano a distorcere e cancellare la vera identità egiziana.
La denuncia dell’avvocato egiziano rappresenta, pertanto, il culmine delle polemiche attorno a Queen Cleopatra, docu-serie bastonata dalla critica per lo scarso pathos, oltre che per la debole attendibilità storico-documentaria.
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