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Tra le prelibatezze tipiche da poter gustare in Turchia, certamente il mesir macunu (“pasta di Mesir”) trova un posto d’onore. Tale preparato, infatti, è legato a una storia secolare; ancor di più, a figure di importante rilevanza storica quali il sultano Solimano I e alla Valide Hafsa Sultan, madre del “Magnifico” padiscià.
Una pasta definita “miracolosa”, divenuta parte fondamentale di un celebre festival che ha luogo ogni anno a Manisa, una delle 81 province turche, e che annuncia tradizionalmente l’arrivo della primavera. Ma per raccontare l’origine di tale preparato, oggi consumatissimo, occorre fare un salto indietro nel tempo, di quasi 500 anni.
Le origini del mesir macunu
La pasta di mesir nasce durante il regno del Sultano Solimano I, periodo storico durante il quale l’impero ottomano raggiunse il suo massimo splendore e che, per questo motivo, valse al padiscià il soprannome di “Magnifico”.
Ma i primi anni del regno del sultano furono funestati da un grave avvenimento: Hafsa Sultan, favorita del defunto Selim I, madre di Solimano e prima donna a godere dell’altissima carica di Valide (comparabile al titolo di “regina madre”), durante una visita a Manisa cadde vittima di una misteriosa e debilitante malattia, definita incurabile dai medici dell’epoca.
Disperato, Solimano si rivolse al sufi Merkez Efendi, che si occupava dei malati in un ospedale vicino utilizzando preparati di sua produzione; egli creò una mistura di ben 41 erbe e spezie, tra cui l’anice, il cumino, la cannella, il pepe, la liquirizia, lo zenzero, la curcuma, la vaniglia: ogni ingrediente portava in sé un effetto benefico che, unito agli altri, avrebbe potuto essere d’aiuto per la Valide.
Inviata al palazzo di Manisa e servita ad Hafsa Sultan, la pasta si rivelò miracolosa: la madre di Solimano I si ristabilì in poco tempo, allontanando così l’oscura ombra della morte. La figura della Valide Sultan è nota per le innumerevoli opere di carità alle quali si dedicò durante la sua vita: non venendo meno a questa sua ammirabile qualità, la donna chiese al figlio di distribuire al popolo la pasta di mesir, condividendola durante una festa appositamente organizzata.
Il mesir festival
Nacque così il mesir festival, che da quasi 500 anni si svolge nella città legata a tale preparato, Manisa. Per permetterne l’agevole distribuzione, la pasta di mesir venne addensata con il miele (motivo per il quale essa assume quel tipico colore scuro e il sapore dolciastro) e solidificata al punto da poter essere incartata.
Una delle tradizioni più curiose legate alla distribuzione delle “caramelle” di mesir certamente è il punto dal quale esse arrivino al popolo: sin dalla nascita del festival, infatti, esse vengono lanciate in gran numero dal tetto della Moschea Hafsa Sultan di Manisa; negli scorsi anni, si sono contate quasi 7 tonnellate di pasta di mesir lanciata dal tetto del complesso dell’edificio religioso.
Tale tradizione multisecolare è un momento importantissimo dal punto di vista educativo: durante tale occasione, infatti, si tiene una rivisitazione storica, con parate e costumi, cibo e musica d’epoca; il tutto culmina con il lancio, che si tiene l’ultimo giorno della celebrazione, raccogliendo un gran numero di partecipanti poiché spesso coincidente con il weekend. Il festival, inoltre, è legato all’arrivo della primavera: tranne poche eccezioni, esso viene sempre riproposto intorno al 21 marzo.
Dalla tradizione allo street food: il macun şekeri
La celebre pasta di mesir è divenuta, nei secoli, lo street food per eccellenza, legandosi soprattutto alle varie celebrazioni: non sarà inusuale trovare per strada i macuncu (coloro che servono il macun şekeri, variazione del celebre preparato) con delle teglie a spicchio, contenenti diverse, curiose e coloratissime trasformazioni della pasta dolce, aromatizzata talvolta al limone, o alla rosa, o ancora al bergamotto, alla cannella e così via.
Coloro i quali vorranno provare l’invitante pasta dolce la riceveranno su di un bastoncino; tale dolce potrà divenire coloratissimo, grazie alla possibilità di poter aggiungere più gusti sullo stesso supporto. Il mesir macunu, dunque, è divenuto uno dei cibi della tradizione turca più amato e ricercato: street food e protagonista di un festival ad esso dedicato, i suoi numerosissimi benefici lo rendono un vero e proprio toccasana, in grado di guarire da malanni passeggeri o, più semplicemente, di produrre un sorriso durante una cattiva giornata.
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