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In via Cuchilleros, a due minuti a piedi da Plaza Major, nella bellissima capitale spagnola, è possibile gustare i piatti del suggestivo ristorante Sobrino de Botín. Premiato per le sue deliziose specialità castigliane, in cui la fa da padrone il cochinillo asado, il famoso maialino da latte arrostito, la fama del Botín è da attribuire, innanzitutto, a un titolo: quello di ristorante più antico del mondo. Qual è la storia di questo luogo? Quando è nato? e quali sono le sue gustose specialità culinarie?
Un ristorante da record
Dal 1987 è ufficialmente entrato nel libro dei Guinness World Records: Sobrino de Botín detiene da allora il primato di ristorante più antico del mondo. Oltre a questo titolo, ha ottenuto, però, anche altri riconoscimenti, tutti visibili nel sito ufficiale del locale.
Tra questi, quello della rivista americana Forbes merita senz’altro un cenno. Il prestigioso giornale lo ha inserito tra i primi dieci migliori ristoranti di cucina classica del pianeta, conferendogli il terzo posto. La cucina del Sobrino de Botín offre, in effetti, i migliori piatti tradizionali di Madrid, in stile rigorosamente castigliano.
Nato nel 1725, il ristorante non ha cessato la sua attività nemmeno per un giorno, restando aperto persino durante i duri anni della guerra civile. Senonché, l’emergenza da Covid 19 ha costretto anche questa attività a chiudere temporaneamente le proprie porte al pubblico, a seguito dell’ordinanza governativa di lockdown. Attualmente, è di nuovo operativo.
Tre secoli di storia
La storia di questo ristorante è davvero interessante e conoscerla significa dare un senso alla sua attuale popolarità, soprattutto, internazionale. Prima di tutto, è necessario riflettere sul nome del ristorante: chi era il sobrino di Botín, ovvero, in spagnolo, il nipote (nipote di zio/zia) di Botín?
La risposta è semplice: fu colui che aprì il locale nel 1725, ristrutturandolo e facendone una taverna. Lo zio era il cuoco francese, Jean Botín, trasferitosi insieme alla moglie a Madrid, dove avviò un’attività poco distante dall’ubicazione del ristorante Sobrino de Botín.
Nel corso degli anni, la taverna venne ammodernata e ampliata, e con l’avvento del XX secolo avvenne un importante cambiamento. Il locale passò di mano ad altri proprietari: la famiglia González, i cui eredi continuano oggi a gestire il ristorante. Da allora, tante cose sono cambiate, a cominciare dall’organico in servizio presso il Botín. Dalla piccola gestione a carattere familiare di 7 persone si è passati agli attuali 75 dipendenti.
Inoltre, il locale è stato completamente adibito a ristorante. Precedentemente, infatti, la struttura, che prevede una divisione in quattro piani, dedicava solo due di essi all’attività di ristorazione, mentre i restanti erano usati come deposito e alloggio familiare.
La fama del Botín deriva anche da una non indifferente “pubblicità” letteraria. Citato da numerosi scrittori, tra cui spiccano Ernest Hemingway, Maria Dueñas e Benito Pérez Galdós, che lo hanno scelto come scenario per i loro romanzi, raccontandone anche le sue migliori specialità di carne, il Botín vanta, dunque, un prestigio notevole.
Infine, secondo il Libro dei Guinness World Records del 1987, persino il celeberrimo pittore Goya ebbe un legame temporaneo con il ristorante, dato che vi lavorò in gioventù come lavapiatti.
Per le scale del Botín
Nel Sobrino de Botín sono disponibili fino a 230 coperti, distribuiti nei quattro piani della struttura, fatta eccezione, naturalmente, per un ulteriore spazio sotterraneo, adibito a cantina. Ogni piano offre un ambiente diverso e suggestivo e, per i più curiosi, esiste la possibilità, nel sito del ristorante, di visitare da remoto tutti gli spazi, comprese le cucine, grazie a una scansione totale in 3D.
Nel complesso, le modifiche apportate all’edificio sono state molto contenute, e anche l’ambiente di locanda è stato mantenuto. Il forno del ristorante, inoltre, è lo stesso nel quale venivano cucinate le pietanze nel XVIII secolo, ed è in funzione da ormai tre secoli.
Cochinillos asados e tanto altro
Il vecchio forno a legna del ristorante permette di rosolare i deliziosi piatti a base di carne, conferendo loro sapori e fragranze uniche. Le specialità del Sobrino de Botín sono, non a caso, i già citati arrosti di maialini da latte e d’agnello.
Il menù del ristorante, però, offre anche selezioni di pesce e zuppe, oltre ad altri prodotti e selezioni di carne preparati alla maniera castigliana. Nel Botín è, dunque, possibile vivere un’ottima esperienza gastronomica, all’interno di una struttura ricca di storia e rimasta intatta per tre secoli. Oltre al pranzo o alla cena, viene offerta anche un’opzione di tour guidato del ristorante, previa prenotazione: il Botín Experience.
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