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Nell’entroterra siciliano, tra boschi, colline e antichi sentieri, si percorre il Cammino di San Filippo, un itinerario che intreccia spiritualità e paesaggi incontaminati. Il pellegrinaggio, oggi riconosciuto ufficialmente come uno dei principali cammini religiosi della Sicilia, offre a chi lo percorre un’esperienza intensa che unisce fede e natura.
Le origini del culto di San Filippo
San Filippo d’Agira, noto anche come il Santo nero per via del colore della sua pelle, è una delle figure più antiche e venerate del cristianesimo siciliano.
Secondo la Cronaca di Eusebio di Cesarea, Filippo, nato in Tracia tra IV e V secolo da una famiglia siriaca, viene ordinato sacerdote a Roma e inviato in missione in Sicilia. Si stabilisce ad Agira, dove rimane per oltre cinquant’anni, dedicandosi alla predicazione, alla conversione dei pagani e, soprattutto, agli esorcismi e alla guarigione degli “ammaliati”, ovvero persone colpite da mali misteriosi, spesso interpretati come possessioni o malattie incurabili.
Una seconda versione, attribuita ad Atanasio, vissuto nel mondo siriaco tra VII e VIII secolo, lo identifica con uno dei sette diaconi scelti dagli apostoli negli Atti, inviato a Roma da San Pietro e approdato in Sicilia dopo un naufragio a Creta. Anche qui, si stabilisce ad Agira e vi esercita il suo ministero per quarant’anni, con fama di potente guaritore.

In entrambe le versioni, Filippo è ricordato come un santo taumaturgo, capace di liberare dai mali e dalle possessioni. Le sue reliquie, i suoi canti e la sola invocazione del suo nome erano ritenuti strumenti efficaci di protezione e guarigione. Il legame con il tema della liberazione dal male fisico o spirituale continua a caratterizzare il suo culto.
Il culto di San Filippo in Sicilia e il Cammino di Aidone
Il culto di San Filippo si diffuse rapidamente nella Sicilia centro-orientale. Oggi San Filippo è venerato in diversi comuni: Agira (dove si conserva la sua tomba), Aci San Filippo, Calatabiano, Limina, Mandanici, Castiglione di Sicilia, Gagliano Castelferrato e, soprattutto, Aidone, dove il legame è ancora oggi fortissimo.
Ad Aidone, il Cammino di San Filippo rappresenta il cuore pulsante della devozione. Ogni anno, tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, centinaia di pellegrini partono da Enna, Piazza Armerina, Valguarnera, Pietraperzia e altri centri per affrontare a piedi un percorso di circa 25-30 chilometri che si snoda tra trazzere, boschi, colline e panorami straordinari.
Il Cammino di San Filippo ad Aidone può essere completato in una sola giornata o suddiviso in tappe. Alcuni lo percorrono scalzi, altri in silenzio, altri ancora pregando o cantando, portando con sé doni per il santo, foto di familiari malati, lettere e promesse da affidare. Questo modo di vivere il pellegrinaggio ricorda le pratiche dei fedeli che percorrono il Cammino di Santiago di Compostela, un altro importante itinerario spirituale europeo dove camminare diventa un gesto di fede, speranza e condivisione. È un momento collettivo di preghiera e affidamento, dove si chiede aiuto, si scioglie un voto o si ringrazia per una grazia ricevuta.
In passato, alcuni pellegrini affrontavano gli ultimi tratti in ginocchio o con catene ai piedi, altri persino strisciando la lingua sul pavimento fino alla statua del santo. Oggi, restano vive alcune tradizioni simboliche, come l’offerta delle “zagarelle”, strisce di tessuto colorato sfregate sulla statua o le grandi candele votive.

Il Cammino di San Filippo è stato inserito nell’Atlante regionale dei Cammini religiosi della Sicilia, riconosciuto come uno dei principali percorsi di fede dell’isola, capace di unire patrimonio immateriale, natura e spiritualità.
I festeggiamenti di maggio ad Aidone
Ad Aidone, il culto di San Filippo non si esaurisce nel solo Cammino. Maggio è il mese del Santo, con un calendario ricco di eventi religiosi e popolari che coinvolge l’intera comunità.
Le celebrazioni iniziano già il 28 aprile con momenti di preghiera e preparazione spirituale. Il 30 aprile si svolge la suggestiva processione del Crocifisso della Bellia, che segna l’apertura ufficiale delle festività.
Il 1° maggio è il giorno più atteso: migliaia di fedeli e visitatori si riversano ad Aidone. Il Santo viene portato in processione tra canti, applausi, lacrime e grida di gioia, in un clima che fonde sacralità e festa. I fedeli cercano di toccare l’immagine del Santo, portano a casa fazzoletti e strisce votive come segno di benedizione e protezione.
Nei giorni successivi continuano le celebrazioni con messe, processioni, fuochi d’artificio, benedizioni dei campi e del paese. Il ciclo festivo si conclude il 1° giugno, con un’ultima processione.
Per concludere, il culto di San Filippo, il Cammino, le preghiere, le processioni e le feste rappresentano un patrimonio vivo e prezioso per la Sicilia. In questa occasione, la comunità riconosce e custodisce una ricchezza che non è solo culturale e spirituale, ma anche identitaria. Camminare sui passi del Santo significa rinnovare ogni anno un legame profondo con la propria terra, con la memoria collettiva e con una fede che, pur radicata nel passato, continua a parlare al presente.
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