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Dicembre è storicamente il mese legato allo scambio di regali. Questa usanza affonda le sue radici nella tradizione antica di offrire doni come simbolo di affetto, prosperità e speranza per l’anno a venire. Già gli antichi romani erano soliti, durante i Saturnali, i festeggiamenti per il solstizio d’inverno, scambiarsi piccoli amuleti propiziatori o cibi. È con l’avvento del cristianesimo, però, che questa pratica è divenuta il cuore delle celebrazioni natalizie. Tuttavia, le occasioni per lo scambio di regali, nel Mediterraneo, sono diverse e non legate solamente al Natale o alla figura di Babbo Natale.
Italia e Malta: L’Albero e la Messa di Mezzanotte
In Italia i regali sono tradizionalmente posti sotto l’albero di Natale e scartati al rientro dalla Santa messa di mezzanotte, o la mattina del 25 dicembre. I più piccoli, invece, aspettano che Babbo Natale consegni i doni con la sua slitta magica. Tuttavia, prima della Seconda guerra mondiale, la tradizione era ben diversa: era compito di San Nicola, il 6 dicembre, nascondere dolci e regali nelle scarpe dei bambini. In altre regioni era la Befana a volare con la sua scopa fino ai camini, per riempire le calze di dolci la notte del 6 gennaio. Ad attenderla, nelle case, c’era mezzo bicchiere di vino, invece dell’ormai tradizionale latte.
A Malta, il Natale è una festa molto sentita, dove Babbo Natale è il protagonista indiscusso delle celebrazioni natalizie. I regali vengono scambiati il 25 dicembre, in un’atmosfera familiare di convivialità e condivisione, lontana dal suo aspetto più intimamente religioso. Tutte le principali città maltesi sono addobbate a festa, con grandi alberi di Natale e sfilate di Babbi Natale ed elfi che animano le piazze.
Spagna: La Cabalgata de Reyes Magos
In Spagna, lo scambio di regali è strettamente legato ai Re Magi, i famosi Melchiorre, Gaspare e Baldassarre, che arrivano la notte del 6 gennaio per consegnare doni. Ogni bambino scrive una lettera ai Magi, raccontando il proprio comportamento durante l’anno e chiedendo giocattoli o dolci. Come da tradizione, in molte piazze e centri commerciali si allestiscono delle cassette postali dedicate, dove i più piccoli possono imbucare le loro letterine in un’atmosfera magica.
Il momento più affascinante è il pomeriggio del 5 gennaio, quando si svolge la famosa Cabalgata de Reyes Magos: una parata colorata con carri decorati che attraversano le strade di ogni città spagnola. I Re Magi lanciano caramelle e dolci ai bambini in festa; per loro, la vera magia avviene di notte.

La sera, i bambini vanno a letto presto e aspettano con trepidazione il mattino del giorno successivo per poter finalmente scartare i loro regali. I Re Magi entrano magicamente di notte in tutte le case, anche loro passando dalle finestre, dai balconi e dai camini. Sono accolti da biscotti e latte, e da carote e fieno per i cammelli con cui la tradizione vuole vadano di casa in casa.
Grecia: amuleti come regali di Natale
In Grecia, il Natale si intreccia profondamente con la religione, mantenendo vive tradizioni che mescolano simbolismo antico e usanze moderne. Sebbene Babbo Natale stia lentamente guadagnando popolarità, non è il solo a portare regali, accompagnato da altre figure religiose molto sentite. Le feste Natalizie in Grecia iniziano con la celebrazione di San Nicola, il 6 dicembre, il primo a portare doni ai bambini. Inoltre, il 24 e il 25 dicembre sono giorni di riflessione religiosa, vissuti in famiglia, lontani dalla tradizione dello scambio di regali. Questo momento viene riservato al 1° gennaio, giorno di San Basilio, una figura centrale della tradizione greca. Noto anche come Basilio il Grande, fu un importante vescovo e teologo cristiano del IV secolo, ricordato per la sua generosità e per la profonda carità verso i più bisognosi.
I greci sono particolarmente affezionati ai γουρια (gouria), amuleti tradizionali che simboleggiano fortuna, prosperità e speranza per l’anno nuovo. Riceverne uno in regalo durante le festività è un gesto simbolico che unisce l’arte e il folklore della Grecia antica con l’augurio di fortuna e prosperità per il futuro.
Turchia: il Fascino del Capodanno
In Turchia, Paese di confessione prevalentemente musulmana, il Natale non è ufficialmente festeggiato; è il Capodanno l’occasione perfetta per lo scambio di regali. Una tradizione legata al Capodanno, in particolare, ricorda il simbolismo del pino natalizio: l’Albero della Vita. Ripreso da un’antica leggenda pre-islamica, viene decorato con nastri colorati e simboleggia la connessione tra terra e cielo. Durante l’Yılbaşı, il Capodanno turco, si mescolano antiche credenze con il fervore moderno delle festività. Alcuni dei regali più apprezzati, infatti, sono proprio i Nazar Boncuğu, dei piccoli amuleti contro il malocchio.

Egitto: Il Natale Copto
In Egitto il Natale si celebra il 7 gennaio, secondo la tradizione copta, fortemente religiosa. Si tratta di un periodo dedicato alla comunità, in cui i fedeli si dedicano ad opere di carità, distribuendo cibo, vestiti e doni ai meno fortunati. Lo spirito del Natale copto, infatti, è profondamente ancorato ai valori di compassione e fratellanza. Coincide con la fine di un periodo di quaranta giorni durante il quale i fedeli si astengono dal consumo di carne, uova e latticini, che culmina con la Messa di mezzanotte, il fulcro della celebrazione.
Al termine della liturgia, la famiglia si riunisce per consumare il pasto tradizionale, la fatta, preparato con pane, riso, aglio e carne bollita. Simboleggia la fine del periodo di penitenza ed il ritorno alla convivialità e alla condivisione. I regali non sono un aspetto sentito fondamentale del Natale copto: ai bambini vengono regalati dolci tradizionali, chiamati kahk, o oggetti legati al simbolismo religioso.
Israele: Natale in Terra Santa
In Israele, e in particolare a Gerusalemme, il Natale ritrova la sua dimensione spirituale. In Terra Santa, culla del cristianesimo, città come Gerusalemme, Betlemme e Nazareth diventano mete di pellegrinaggio per milioni di fedeli. Gli eventi principali sono infatti le Sante Messe di Mezzanotte, ed i regali solitamente destinati solo ai bambini. Si scambiano dolci come il knafeh, e regali simbolici legati alla religione.
Il fascino e la magia del Natale, risiede anche nella diversità con cui la ricorrenza viene celebrata in territori così vicini tra loro, eppure intrinsecamente diversi, come i Paesi del bacino del Mediterraneo. Ciò che sembra accomunare questa festa, oltre ai momenti di scambio dei doni, è sicuramente l’atmosfera di condivisione da trascorrere in famiglia e con gli amici.
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