Contenuti
Moglie del celebre Fernando Botero, Sophia Vari, scomparsa nel 2023 all’età di 83 anni, è stata un’artista completa con una grande vocazione per la pittura, ma soprattutto per la scultura, nella quale è riuscita a spiccare con produzioni originali e personali. Ha raggiunto una fama di livello internazionale, riuscendo a dimostrare un talento e una dedizione per l’arte non inferiori a quelle del suo amato sposo, e le sue opere sono state esposte nei musei di tutto il mondo: dalla Grecia alla Francia, dall’Italia agli Stati Uniti. Sophia lascia oggi una grande eredità in campo artistico.
Il successo internazionale di Sophia Vari
Di origini greche, Sophia nasce nell’Attica, a Vari, per l’esattezza, da cui prende il nome d’arte. La Grecia è, dunque, la sua prima casa, ma non l’unica. Nel corso della vita ha, infatti, la fortuna di conoscere o vivere per periodi più o meno lunghi in diversi paesi, tra cui la Svizzera, la Gran Bretagna, la Francia, l’Italia, la Colombia, gli Stati Uniti e il Messico.
Sin da giovanissima, mostra una naturale inclinazione e un interesse profondo per l’arte. Comincia, così, la sua formazione; studia pittura presso la prestigiosa École des Beaux-Arts di Parigi. La sua prima fase creativa sarà, in effetti, consacrata proprio all’arte pittorica, ma ad essa seguirà un più forte legame con il mondo della scultura.
Le sue opere risentiranno degli influssi artistici sia del mondo antico che classico: dall’arte Maya a quella egizia, da quella greca alle opere dei grandi maestri italiani. La consapevolezza della tradizione classica, inoltre, verrà armonizzata con la spinta innovatrice delle avanguardie artistiche del Novecento. Sophia Vari, tuttavia, non aderirà a nessuna scuola di pensiero o movimento artistico, improntando il suo lavoro su una personale esigenza espressiva.
I suoi lavori sono stati esposti ovunque, in gallerie d’arte e musei europei ed extra-europei. Dà persino lezioni di pittura nel proprio atelier e non smette mai di studiare, approfittando anche delle conoscenze del marito già citato, e affinando la propria tecnica artistica.
Una grande vocazione per la scultura
La carriera di Sophia Vari comincia con la pittura; abbraccia un tipo di rappresentazione figurativa in cui le donne spesso sono le protagoniste delle sue opere. Col tempo, però, si lascia attrarre da forme di arte più astratta che mantengono comunque una forte armonia compositiva.
A metà degli anni ’80 avviene la svolta: consacra la sua creatività alla scultura, dalla quale riesce a sfruttare le grandi potenzialità espressive. Molte delle sue opere sono monumentali, ma mantengono caratteristiche di proporzione e armonia. Il volume è un tratto fondamentale dell’arte di Sophia Vari, ma lo è anche il colore.
Per l’artista è vitale lavorare con i volumi, toccare i materiali e ruotarci intorno. Tra i materiali da lei sapientemente plasmati e impiegati vi sono il marmo e il bronzo, ma Sophia ha sperimentato anche con colorati assemblaggi su tela.
Quello che più le interessa è il ritmo, la composizione spaziale e, come ribadito più volte, l’equilibrio, l’armonia.
Pittura, scultura e … gioielli!
Sophia Vari è stata un pilastro dell’era contemporanea attraverso le sue innovative opere pittoriche e, soprattutto, scultoree. Tuttavia, l’artista non si è limitata a sperimentare esclusivamente nei due campi discussi; si è rivelata capace e intrigante anche nel campo del design dei gioielli.
Gli ornamenti preziosi da lei progettati assumono forme fortemente astratte e ricche di ridondanze e spesso presentano nodi e intrecci anche tra materiali diversi. Sophia Vari ha fatto uso di oro, argento, avorio, pietre colorate, perle, corallo e, persino, legno, e le sue preziosissime opere, simili a piccole sculture, sono state esposte a Venezia, nella Galleria Contini.
I gioielli e semipreziosi della Vari giocano molto sull’intreccio e la dinamicità delle forme, e costituiscono un’ulteriore sperimentazione artistica di valore lasciataci in eredità.
Rimani sempre aggiornato seguendoci su Telegram!