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Chi ha detto che per giocare una partita di hockey sia imprescindibile la presenza di un prato o di un palaghiaccio? o che per surfare su una tavola siano necessarie le onde del mare?
Il deserto e le dune di sabbia offrono scenari interessanti in cui poter praticare alcune attività sportive, le stesse alle quali si è solitamente abituati ad assistere nei campi sportivi o in riva al mare.
Le “discipline del deserto” sono molteplici, alcune più recenti, altre antichissime, ma tutte vengono accomunate dallo stesso denominatore: la presenza della sabbia. Quali sono, dunque, questi sport? e dove è possibile praticarli nel Mediterraneo?
Sabbia e sport
Distese e dune desertiche sono protagoniste di un turismo sportivo sempre più in ascesa. Le discipline che oggi vi vengono praticate spaziano dal sandboarding, cugino del più noto surfboard, al sand skiing, dall’hockey su sabbia alle maratone nel deserto.
Con le giuste attrezzature è, infatti, possibile dilettarsi in attività sportive, anche estreme, senza temere le ripercussioni di temperature particolarmente “scottanti”.
Si potrebbe credere che questi sport siano stati adattati al contesto desertico solo in tempi recenti, e in taluni casi è davvero così: basti pensare al sand skiing nato negli anni ’20 del secolo scorso; di altre discipline, però, si hanno testimonianze ben più antiche.
Il sandboarding, ad esempio, potrebbe risalire addirittura ai tempi degli antichi egizi! Esisterebbero, infatti, testimonianze in grado di provare l’esistenza di questo sport già ai tempi dei faraoni. Oppure, l’hockey su sabbia, legato alle tradizioni ancestrali dei nomadi del deserto nordafricano.
Mokhacha: il sand-hockey marocchino
L’hockey su sabbia è lo sport dei beduini del deserto e costituisce parte integrante delle tradizioni del Sahara, tanto da essere stato uno dei co-protagonisti dell’allegro Festival annuale dei nomadi a M’Hamid El-Ghzilane, cittadina marocchina situata nella provincia di Zagora.
Proprio in Marocco, in effetti, questa disciplina, che prende il nome di mokhacha, viene praticata ricalcando il gioco e lo spirito di un tempo: a piedi nudi, a contatto diretto con la sabbia, e usando la medesima attrezzatura che consiste in dei bastoni ricavati da rami di alberi di palma e una palla che si ottiene dalla lana di cammello.
Le squadre avversarie di questo sport su sabbia, nato come passatempo, sono due e si compongono di 4 o 5 giocatori abbigliati con le vesti tipiche dei popoli del deserto.
Sand…boarding sulle dune desertiche
Un altro curioso sport del deserto è il sandboarding. Come per il surfboard, comune ai più, anche questa disciplina richiede il possesso di una tavola, la quale, però, viene cosparsa di una cera nella parte inferiore, in modo da ridurre l’attrito con la sabbia e consentire discese molto più rapide.
Il sandboarding diventa uno sport estremo e pericoloso se praticato su dune molto ripide ed è ormai conosciuto in tutto il mondo. I siti di interesse nell’area mediterranea sono molteplici: ve n’è, ad esempio, in Francia, Grecia, Turchia, Italia e in tutta la fascia settentrionale africana.
Gli appassionati, dunque, possono praticare sandboarding non solo in territori propriamente desertici, ma anche in luoghi impensabili, come le dune di sabbia bianchissima di Porto Pino in Sardegna, o la duna di Pilat in Francia, la più alta d’Europa.
Surf anche sui vulcani
Variante curiosa del sandboarding è il volcano boarding. Come suggerisce il nome stesso, l’attività, non certo adatta a tutti, consiste nel “surfare” un vulcano! Servendosi di una tavola in materiale ligneo è, dunque, possibile lasciarsi scivolare dalle alture dei vulcani.
Il volcano boarding è un tipo di “surf” praticato sia in equilibrio in piedi, sia da seduti “slittando” sul vulcano. Ma quali vulcani? Non tutti, infatti, sono indicati e sicuri per lo svolgimento di questa attività. Nel Mediterraneo, tuttavia, ve n’è uno in cui essa può essere praticata: il Monte Etna, nella Sicilia orientale.
Naturalmente, il volcano boarding non va preso a cuor leggero: esistono dei potenziali rischi perché si tratta pur sempre di uno sport estremo e occorre essere ben equipaggiati quando si vivono queste esperienze (maschere protettive, giusto abbigliamento, kit di emergenza, …).
Un domanda sorge spontanea: quali saranno le prossime novità in ambito sportivo?!
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