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La chiusura della sessantesima esposizione d’arte organizzata dalla Fondazione La Biennale di Venezia per l’anno corrente 2024 lascia spazio ai preparativi per la prossima edizione della Biennale Architettura. Il neo-insediato presidente Pietrangelo Buttafuoco, succeduto al quadriennio di Roberto Cicutto, ha già presentato alcuni mesi addietro il progetto del nuovo curatore, l’architetto e ingegnere torinese Carlo Ratti, insieme al titolo scelto per la diciannovesima Mostra di Architettura della Biennale di Venezia: “Intelligens”, un vocabolo di lingua latina che unifica il bilinguismo tradizionale dei titoli delle mostre e sintetizza l’intenzione di affrontare temi legati all’intelligenza naturale, artificiale e collettiva che contraddistingue l’attività umana.
Le novità in laguna
Dopo venticinque anni dalla biennale di Massimiliano e Doriana Fuksas, il ritorno di un italiano alla curatela della celeberrima mostra internazionale d’architettura segna una svolta rispetto alle ultime edizioni della Biennale di Venezia. Tuttavia, non si tratta dell’unica novità relativa all’esposizione del prossimo anno.
L’apertura della mostra coincide con l’inizio dei lavori di restauro del Padiglione Centrale ai Giardini della Biennale, motivo per cui la sede principale sarà diffusa in una rete tra i padiglioni nazionali partecipanti al concorso per il leone d’oro, a oggi più di ottanta. Inoltre, il progetto curatoriale prevede di coinvolgere la città di Venezia nella sua interezza, trasformandola in un grande laboratorio progettuale nell’arco dei sei mesi di apertura della mostra.
La visione di Carlo Ratti
La scelta di una figura come quella di Carlo Ratti alla Biennale di Venezia 2025 indica una direzione ben precisa da parte della presidenza di Buttafuoco verso la volontà di affrontare e discutere di tematiche ambientali, energetiche ed etiche da un punto di vista proiettato verso il progresso tecnologico, economico e societale. Laureato in ingegneria civile e architettura al Politecnico di Torino e in altre prestigiose università internazionali, Carlo Ratti è direttore del Senseable City Lab al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston. Il laboratorio esplora le città in tempo reale, studiando il crescente sviluppo di sensori e di apparati elettronici mobili e il loro rapporto con l’ambiente urbano. Il suo obbiettivo consiste nel monitorare e anticipare il modo in cui le tecnologie digitali, come l’Internet of Things (IoT), siano in grado di trasformare sensibilmente il modo in cui le persone vivono e interagiscono con le città.
Inoltre, Ratti è cofondatore dello studio di design CRA (Carlo Ratti Associati) nel quale propone progetti innovativi ispirati da visioni ingegneristiche per la risoluzione di problematiche ecologiche e sociali.
Hot Heart Helsinki: architettura, ingegneria, ambiente
Tra i progetti più premiati a opera dello studio di progettazione CRA figura l’avveniristico “Hot Heart”, vincitore dell’Helsinki Energy Challenge, un concorso organizzato dal comune di Helsinki per accelerare la transizione della città verso la neutralità carbonica nell’ambito del riscaldamento entro il 2030. Il progetto prevede la futura costruzione di dieci architetture al largo della costa di Helsinki, in Finlandia, in forma di isole artificiali galleggianti in grado di contenere 10 milioni i metri cubici di acqua e di trattenere la relativa energia termica da restituire alla città. Il progetto è già in via di sviluppo e si pianifica la realizzazione di un primo prototipo in scala ridotta che funga come test per l’avvio dell’intera opera da concludersi entro il 2028.
La curatela di Carlo Ratti per “Intelligens” alla Biennale di Venezia
L’esperienza e la visione dell’ingegnere e architetto torinese troverà espressione nell’attività di regia dell’intera operazione espositiva che avrà luogo principalmente presso i Giardini della Biennale e all’Arsenale di Venezia. Da quanto annunciato nella prima conferenza stampa tenutasi a Ca’ Giustinian il 7 maggio 2024, la mostra sarà articolata in tre sezioni tematiche intorno al tema della “Intelligens” progettuale che dà il nome all’intero progetto.
Le prime due sezioni racconteranno il rapporto simbiotico tra architettura e ingegneria naturale e artificiale attraverso l’analogia tra l’intelligenza dei materiali organici e le loro relazioni con i sistemi di comunicazione e di rete delle infrastrutture digitali. La terza sezione affronterà il tema dell’intelligenza collettiva, che stimolerà riflessioni di cooperazione tra l’attività umana e naturale, in una prospettiva di progettazione ecologica che riprende i temi già trattati da Ian McHarg nel celebre saggio del 1969 “Design with Nature”. La mostra si chiuderà con l’esplorazione di uno scenario estremo di abitazione al di fuori del pianeta Terra, con il fine di stimolare l’immaginazione e sondare nuovi territori di innovazione progettuale e tecnologica.
Non resta dunque che attendere di poter visitare il progetto curatoriale di Carlo Ratti per la diciannovesima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, dal 10 maggio al 23 novembre 2025.
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