Account
martedì, Ottobre 14, 2025
Il Nuovo Mediterraneo
  • Home
  • Chi siamo
  • Aree del Mediterraneo
    • Europa
    • Asia
    • Africa
  • Oltremare
  • Presentatori AI
  • Collabora con noi
  • Inglese
No Result
View All Result
Il Nuovo Mediterraneo
  • Home
  • Chi siamo
  • Aree del Mediterraneo
    • Europa
    • Asia
    • Africa
  • Oltremare
  • Presentatori AI
  • Collabora con noi
  • Inglese
No Result
View All Result
Il Nuovo Mediterraneo

L’incantevole melodia del oud, il liuto arabo: tra passato e presente

Padre del liuto e antenato della chitarra, il oud arabo è tra gli strumenti musicali più antichi al mondo, ma con un versatile animo moderno.

Simona Rubino by Simona Rubino
9 Aprile 2025
in Arte
Reading Time: 4 mins read
A A
L’incantevole melodia del oud, il liuto arabo: tra passato e presente

Contenuti

  • Oud: che strumento?
  • Un salto nel passato di 3.000 anni
  • Un’eredità che travalica il tempo

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese

Dal legno lavorato si ottiene il oud, uno strumento musicale eccezionale in grado di dar voce a storie ed emozioni umane. Simile al liuto, esso risulta estremamente piacevole grazie alle sue melodie ipnotizzanti ed evocative, e detiene lo status di “sultano” degli strumenti tradizionali della musica araba.

Ciononostante, il fascino esercitato dal oud ha trasceso i confini arabi. Sebbene oggi sia conosciuto e suonato soprattutto in Medio Oriente e parti del Nord Africa, occorre ricordare che esso viene insegnato anche in altri territori, come quelli statunitense e britannico, dove esistono corsi universitari dedicati. È, in effetti, uno strumento con una interessante storia alle spalle, dalle origini antiche e dalla versatilità incredibile, in grado di fondere il classico e il contemporaneo.

Dal 2022, l’esecuzione musicale del oud e la sua lavorazione artigianale in Iran e in Siria hanno ottenuto un riconoscimento ufficiale dall’UNESCO, entrando a far parte della lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Questo strumento merita, dunque, un approfondimento.

Oud: che strumento?

Il oud, dall’arabo: legno, è uno strumento a corda, tra i più celebri della musica tradizionale araba. Si tratta di un oggetto estremamente elegante composto da un corpo ligneo principale dall’aspetto rigonfio con un grande foro al centro, chiamato shamsiyya, e due rosette laterali più piccole dette qamarāt. Le corde che attraversano la cassa armonica sono generalmente cinque, sebbene questo numero possa variare, insieme ad altre componenti dello strumento.

Il materiale e la dimensione del oud, infatti, cambiano in base all’area di provenienza. Come ampiamente commentato durante l’intervento del professore Salvatore Morra al ciclo di seminari Conoscere il mondo islamico organizzato dall’Università di Catania, sono facilmente individuabili alcune differenze tra lo strumento nordafricano e orientale. Il oud sharqi (oud orientale), ad esempio, è più voluminoso rispetto a quello tunisino e il collo non presenta inserti decorativi in osso ed ebano, riscontrabili, invece, in quello nordafricano.

Esistono, inoltre, molti stili ed esecuzioni del oud, e può essere suonato da solo o in ensemble, con l’accompagnamento di canti e danze tradizionali. Poiché trattasi di uno strumento a pizzico generalmente di medie dimensioni, esso viene tenuto in modo analogo a una chitarra: appoggiato su una gamba dalla quale si pizzicano, appunto, le corde.

Si potrebbe poi aprire un altro lungo e interessante capitolo sulla lavorazione del oud, una tradizione artigianale secolare, tramandata di generazione in generazione. A produrlo sono soprattutto uomini, sebbene l’interesse delle donne artigiane sia sempre più in crescita. Per realizzare questo strumento sono necessari fino a 1-3 mesi di lavoro e i prezzi si aggirano intorno ad alcune centinaia di euro.

La prima “casa araba del oud“, nonché scuola di musica tradizionale del liuto arabo, ha il suo cuore nella capitale egiziana. Fondata dal musicista iracheno Nasīr Shamma nel 1998 per preservare il prezioso patrimonio musicale, essa ha successivamente aperto quattro succursali in altri paesi arabi. Da lì sono passati grandi nomi della musica araba, sia in veste di insegnanti che in qualità di studenti, come il marocchino Saïd Chraibi o il siriano Ghassan Youssef.

Nasir Shamma. Fonte: Ecemaml (Wikimedia Commons); licenza: Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Un salto nel passato di 3.000 anni

Il liuto arabo è uno strumento dalle origini antiche e, a tratti, incerte. Probabilmente capostipite dei più noti strumenti cordofoni occidentali, risale intorno al terzo millennio a.C. La sua culla di origine, tuttavia, è fortemente dibattuta. Secondo alcuni studiosi, potrebbe esser nato in Persia, mentre per altri in Mesopotamia o in Egitto.

Il oud è, dunque, uno strumento misterioso, tale da essere stato persino protagonista di alcune leggende. Dal IX secolo, infatti, sarebbero circolate voci circa il primo inventore e musicista dello strumento che risponde al nome di Lameck, nipote del celeberrimo Adamo, il progenitore dell’umanità.

Le tracce del liuto arabo si trovano in tutto il bacino del Mediterraneo e, come descrive il professore Seifed-Din Shehadeh Abdoun nel suo studio intitolato The Oud Across Arabic Culture, la presenza di alcune testimonianze archeologiche aiutano a far luce sulla storia di questo strumento antico. Richerche hanno dimostrato, in effetti, che i primi oud erano strumenti di piccole dimensioni, facilmente trasportabili e utilizzati in occasione di processioni e riti religiosi.

Un’eredità che travalica il tempo

L’importanza del liuto arabo è tale da essere conosciuto non solo in ambito puramente musicale, ma anche in letteratura, filosofia e, più recentemente, anche nel cinema.

In epoca omayyade e abbaside, pensatori come Ibn Sina (Avicenna), al-Kindi e al-Farabi, quest’ultimo autore del Kitab al-musiqa al-kabir (Il Grande libro della musica), sommo trattato sulla musica araba del Medioevo, scrissero del oud come base per lo studio e l’interpretazione del sistema musicale arabo. Disquisirono su questioni relative al ritmo, alla melodia e alla struttura proporzionale del oud. Ma i riferimenti al oud sono stati numerosi anche nella poesia araba, sia preislamica che medievale.

Filosofo islamico al-Farabi. Fonte: Wikimedia Commons.

Grazie a queste opere, oggi è ben noto che il oud venisse suonato per gli scopi più svariati: dall’intrattenimento ai rituali religiosi, dalle cerimonie solenni al cosiddetto “tarab“. Questo termine rimanda a uno stato di estasi indotto dalla musica, specialmente del liuto arabo, insieme al canto e all’esibizione del musicista.

Il oud oggi è un forte strumento di costruzione identitaria, espressione, per esempio, del mālūf, la mūsīqā taqlīdīyya tunisina, (letteralmente: musica tradizionale), un complesso genere che risulta dall’inclusione di numerose forme musicali e poetiche.

In conclusione, il oud arabo è in grado di diffondere un acceso sentimento di appartenenza culturale, che risiede non solo nella sua melodia e nella sua storia, ma anche nella ricca tradizione artigianale e nello spirito comunitario in grado di infondere.

 

 

Rimani sempre aggiornato seguendoci su Telegram e Instagram! 

Aggiungi ai Preferiti
Please login to bookmark Close

Potrebbe anche interessarti

Tirana, Capitale Mediterranea della Cultura e del dialogo.

Tirana e Alessandria d’Egitto: Capitali mediterranee della cultura e del dialogo 2025

4 Ottobre 2025
Pitagora

Pitagora, dal Mediterraneo al mondo intero

9 Aprile 2025
Teatro Ariston di Sanremo. Crediti: kallerna via Wikimedia Commons. CC BY-SA 4.0

Sanremo: il Festival della tradizione italiana

9 Aprile 2025

No account yet? Register

Tags: araboliutomusicaoud
ShareTweetSendShare
Previous Post

Religione nello spazio: il Ramadan degli astronauti musulmani

Next Post

La Maratona delle Sabbie e la terribile esperienza di un italiano

Simona Rubino

Simona Rubino

Specializzata in Lingue e Letterature Comparate e amante delle culture straniere. Nutre una grande passione per l'arabo e la didattica delle lingue.

Consigliati per te

Ipazia di Alessandria: filosofa, scienziata e simbolo di ragione

by Giulia Di Bartolo
13 Ottobre 2025
0
Incisione ottocentesca intitolata La morte della filosofa Ipazia ad Alessandria. Pubblicata inizialmente nel periodico francese Le Voleur Illustré (7 dicembre 1865) e successivamente riprodotta nel volume di Louis Figuier Vies des savants illustres (1866). L’immagine mostra un’interpretazione drammatica e violenta dell’uccisione di Ipazia, con tratti iconografici oggi considerati problematici e intrisi di stereotipi razziali.

Tra le strade di Alessandria d’Egitto, nacque una donna destinata a diventare simbolo di libertà e ragione: Ipazia. In un periodo storico fragile, in cui la conoscenza era...

Read moreDetails

Tirana e Alessandria d’Egitto: Capitali mediterranee della cultura e del dialogo 2025

by Fabiana Chillemi
4 Ottobre 2025
0
Tirana, Capitale Mediterranea della Cultura e del dialogo.

Nel 2025 Tirana e Alessandria d’Egitto sono state nominate le prime Capitali Mediterranee della Cultura e del Dialogo, un titolo istituito dall’Unione per il Mediterraneo (UfM) in collaborazione...

Read moreDetails

La tradizione della corrida: storia, tradizione, evoluzione e dubbi

by Fabiana Chillemi
24 Settembre 2025
0
Torero e toro durante una corrida.

La corrida è uno degli spettacoli più attesi e controversi. Radicata nella storia e nelle tradizioni popolari, racconta secoli di cultura, rituali e pratiche sociali. Intreccia arte, coraggio...

Read moreDetails

Cammino di San Paolo in Turchia: 500 km sulle tracce dell’apostolo

by Fabiana Chillemi
15 Settembre 2025
0
San Paolo, Turchia.

Negli ultimi decenni i cammini religiosi hanno attirato sempre più viaggiatori. Il Cammino di Santiago o la Via Francigena sono ormai celebri, ma non sono le uniche vie...

Read moreDetails

Il Monastero di Santa Caterina, il cammino del deserto del Sinai

by Giulia Di Bartolo
15 Settembre 2025
0
Monastero di Santa Caterina, Deserto Sinai, Egitto.

All’estremo lembo orientale del Mediterraneo, dove il tramonto tinge il granito di rosso e il vento leviga le pietre del deserto, si erge il Monastero di Santa Caterina....

Read moreDetails
Load More
Next Post
La Maratona delle Sabbie e la terribile esperienza di un italiano

La Maratona delle Sabbie e la terribile esperienza di un italiano

Notizie correlate

Moschea-Blu

La Moschea Blu di Ahmed I, fra arte e storia

30 Luglio 2024
sagrada familia

Sagrada Familia: terminano i lavori dell'”eterna incompiuta”

9 Aprile 2025
italia-vulcani-lifestyle

L’Italia e i vulcani: quando timore e lifestyle convivono

22 Aprile 2024

Cerca per Categoria

  • Accadde oggi
  • Africa
  • Archeologia
  • Arte
  • Asia
  • Attualità
  • Cinema
  • Costumi e tradizioni
  • Cucina
  • Cultura pop
  • Eccellenze
  • Europa
  • Green
  • Istruzione
  • Italiano per stranieri
  • Letteratura
  • Lifestyle
  • Multimedia e Live
  • News
  • Oltremare
  • Paesi del Mediterraneo
  • Presentatori AI
  • Storia
  • Storie di vite
  • Tecnologia e innovazione
  • Turchia
  • Viaggi

L'osservatorio culturale sui 22 paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

Contatti:
info@ilnuovomediterraneo.com

Redazione:
press@inm.news

Follow us

Privacy Policy

Cookie Policy

Termini e Condizioni

Aree del Mondo

  • Paesi del Mediterraneo
  • Africa
  • Asia
  • Europa
  • Oltremare

Categorie

  • Accadde oggi
  • Africa
  • Archeologia
  • Arte
  • Asia
  • Attualità
  • Cinema
  • Costumi e tradizioni
  • Cucina
  • Cultura pop
  • Eccellenze
  • Europa
  • Green
  • Istruzione
  • Italiano per stranieri
  • Letteratura
  • Lifestyle
  • Multimedia e Live
  • News
  • Oltremare
  • Paesi del Mediterraneo
  • Presentatori AI
  • Storia
  • Storie di vite
  • Tecnologia e innovazione
  • Turchia
  • Viaggi

Ultime news

Miscele di spezie e erbe aromatiche provenienti dal bacino del Mediterraneo

Il Mediterraneo delle spezie: storia, leggende e sapori senza tempo

14 Ottobre 2025
Incisione ottocentesca intitolata La morte della filosofa Ipazia ad Alessandria. Pubblicata inizialmente nel periodico francese Le Voleur Illustré (7 dicembre 1865) e successivamente riprodotta nel volume di Louis Figuier Vies des savants illustres (1866). L’immagine mostra un’interpretazione drammatica e violenta dell’uccisione di Ipazia, con tratti iconografici oggi considerati problematici e intrisi di stereotipi razziali.

Ipazia di Alessandria: filosofa, scienziata e simbolo di ragione

13 Ottobre 2025
formula 1 team ferrari

“Pasticcino”, lo chef che cucinò in F1

7 Ottobre 2025

© 2023 ilNuovoMediterraneo - Testata in attesa di registrazione.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • it Italiano
  • en English
  • Home
  • Aree del Mediterraneo
    • Europa
    • Asia
    • Africa
    • Oltremare
  • Chi siamo

© 2023 ilNuovoMediterraneo - Testata in attesa di registrazione

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?