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A Natale diventa inevitabile peccare di gola. Alle varie e ricche portate salate si aggiunge una carrellata di squisite ricette dolciarie. Le feste, d’altronde, sono sempre coronate dalla presenza di desserts golosi e stuzzicanti.
I grandi protagonisti sono cioccolato, canditi e frutta secca, ma non sono gli unici. Basti pensare alla pasta bianca e burrosa del pandoro, diventato simbolo, insieme all’antagonista panettone, della tradizione natalizia italiana.
Tralasciando, per questa volta, la descrizione dei già noti dolci dello stivale, vale la pena esplorare alcune tradizioni dolciarie di Natale dei Paesi del Mediterraneo.
Grecia: melomakarona, kourabiedes e diples
Tra queste, si menzionano i deliziosi dolciumi natalizi greci. I più diffusi in questo periodo dell’anno sono i melomakarona (dal greco: biscotti al miele), a base di farina, miele e olio di oliva. Questi biscotti vengono poi cosparsi di noci sbriciolate, talvolta contenute all’interno dell’impasto stesso, e insaporiti ulteriormente con aromi di arancia, chiodi di garofano e cannella.
Accanto ai deliziosi melomakarona, non possono mancare i pasticcini alle mandorle noti come kourabiedes. Questi dolci tipici di Natale, ma consumati anche in altre occasioni speciali come i battesimi, hanno una forma circolare o a mezzaluna. Per la preparazione di questi biscotti, di origine ottomana, occorrono abbondante burro, zucchero a velo e mandorle tritate.
Anche i diples, foglie di pasta sfoglia fritte e immerse nello sciroppo, sono perfetti da consumare durante le feste natalizie. Somigliano alle chiacchiere (anche note come frappe o bugie) di Carnevale, ma, a differenza di queste ultime, vengono bagnate con dello sciroppo di zucchero o miele.
Francia: bûche de Noël
In Francia, invece, uno dei grandi classici di Natale è sicuramente il bûche de Noël. Si tratta di un dolce al cioccolato molto goloso, largamente copiato e consumato anche al di fuori dei confini nazionali francesi sotto il nome di Yule log.
Assume la forma di un tronchetto d’albero e simboleggia solidarietà, abbondanza e calore del focolare domestico.
Spagna: polverones, mantecados, turrón e peladillas
Tra i dolci preferiti di Natale nella vicina Spagna si annoverano i polvorones e i mantecados, biscotti friabili a base di mandorla, entrambi molto simili ai kourabiedes greci. Le principali differenze tra i due biscotti spagnoli stanno nella percentuale di burro contenuta e nei tempi di cottura: i polvorones richiedono meno burro e minor tempo di cottura al forno, rispetto ai mantecados. “Manteca”, d’altra parte, si traduce dallo spagnolo in “burro”.
Oltre ai biscotti, la tradizione vuole che si mangino anche turrón e peladillas, corrispondenti rispettivamente al torrone e ai confetti italiani. Del torrone sono previste due versioni principali: il turrón de Jijona, detto blando (tradotto: morbido), dall’aspetto pastoso e con le mandorle tritate, e il turrón de Alicante, detto duro, con le mandorle intere.
Malta: Imbuljuta tal-Qastan e Qagħaq tal-Għasel
La gastronomia natalizia maltese ha ereditato le ricette di diversi dolci non autoctoni, come il mince pie britannico o il bûche de Noël francese. Tuttavia, accanto a questi dolci extra-nazionali, ve ne sono altri assolutamente tipici di Malta.
L’Imbuljuta tal-Qastan è uno di questi. Si tratta di una bevanda calda al cioccolato con castagne morbide aromatizzate all’arancia e ai chiodi di garofano.
Apprezzatissimi sono anche gli anelli di miele o melassa chiamati Qagħaq tal-Għasel in lingua maltese. Per la loro preparazione sono previsti due impasti: uno per la farcitura, molto dolce, e il secondo per il biscotto esterno.
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Libano: meghli
In Libano una crema la fa da padrone durante il periodo di Natale: il meghli. Consumato anche per celebrare la venuta al mondo dei neonati, questo dolce tradizionale può essere considerato come un pudding di riso molto dolce e speziato. La sua preparazione richiede tempi di cottura piuttosto lunghi; dato intuibile anche dal nome stesso del dolce, che in arabo significa “bollito”.
Croazia: medenjaci, paprenjaci, orahnjača, makovnjača e fritule
Per concludere l’elenco sui desserts natalizi tipici del Mediterraneo, senza pretese di esaustività, si propone un piccolo focus sui dolci croati.
Tra questi si annoverano i medenjaci, dei dolcetti tradizionali a base di miele, aromatizzati con spezie e arricchiti da una sottile glassa, e dei biscotti croccanti chiamati paprenjaci. Anche in questi ultimi il miele è un ingrediente indispensabile, sebbene il vero protagonista sia il pepe. A questa spezia, si aggiungono noce moscata, cannella e chiodi di garofano.
Appetitosi sono anche l’orehnjača e il makovnjača, rotoli soffici e panosi, farciti, il primo, con noci tritate e, il secondo, con una crema a base di semi di papavero.
Infine, non possono mancare le fritule, dolcetti street food molto apprezzati durante il periodo natalizio, e le feste in generale. Sono delle frittelle dalla forma rotonda semplici da preparare e molto gustose.
Queste, e tante altre, ricette dolci trasformano, così, il Natale in una ricorrenza speciale, ricca di squisite prelibatezze da assaporare in compagnia.
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