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Il 2020 è stato un anno, da ogni punto di vista, indimenticabile. Per la casa di sviluppo Ubisoft, tuttavia, soprattutto alla fine, è stato un punto di svolta, grazie a due titoli: Immortals Fenyx Rising e un nuovo Assassin’s Creed. Quest’ultimo, Valhalla, è stato un fortunato titolo che, per la prima volta nella storia della saga videoludica, ha ricevuto ben 24 mesi di aggiornamenti, due anni di contenuti che hanno visto la lunga storia di Eivor avere la sua conclusione pochi mesi fa.
A un mese di distanza dalla pubblicazione di Valhalla, tuttavia, Ubisoft ha “rilanciato” le meravigliose ambientazioni dell’antica Grecia, già in auge grazie al capitolo precedente di Assassin’s Creed, Odyssey, con un gioco totalmente nuovo: Immortals Fenyx Rising. Meno conosciuto ma dai toni coloratissimi e un’ironia unica nel suo genere, mito e azione si fondono perfettamente, coinvolgendo i giocatori più scettici.
Il ritorno all’antica Grecia, per errore
La genesi di Immortals Fenyx Rising è piuttosto curiosa: sviluppato dalla divisione Québec di Ubisoft, la stessa che nel 2018 ha rilasciato Assassin’s Creed Odyssey, nasce da un bug relativo a quest’ultimo gioco, che trasformava la ciurma dell’Adrestia, nave della protagonista, in tanti giganti.
Trattandosi di esseri facenti parte della mitologia greca, la casa di sviluppo ha deciso di permanere, perciò, ancora un po’ in antica Grecia, raccontando una storia completamente nuova e diversa. Protagonista di questa avventura è Fenyx, completamente personalizzabile dal giocatore: unica sopravvissuta di un naufragio, l’eroina si troverà sull’Isola d’Oro, attaccata dal gigante Tifone.
La situazione che Fenyx trova davanti a sé è terribile: la creatura mostruosa non ha semplicemente attaccato l’Isola, ma ha trasformato in pietra i suoi abitanti. Inoltre, ha sconfitto alcune delle più famose divinità greche, tramutandole nel loro esatto contrario.
L’egocentrica e passionale Venere diviene perciò un albero desideroso di aiutare il prossimo; l’emotivo Efesto si trasforma in un robot privo di sentimenti, la saggia Atena diviene una bambina senza giudizio, e il potente Ares viene tramutato, in tutti i sensi, un pollo.
Tramite numerose peripezie e puzzles sparsi tra l’Isola d’Oro e il Tartaro, Fenyx riuscirà ad aiutare gli dèi perduti, prima di affrontare il temibile Tifone. Ma i colpi di scena non mancheranno; il tutto verrà raccontato da un narratore d’eccellenza, Prometeo, ad un tagliente e ironico Zeus, insieme ascoltatore e anti-narratore.
Le estensioni di Immortals Fenyx Rising e il suo possibile futuro
Una volta conclusa la storia principale del gioco, gli appassionati potranno proseguire la storia dell’eroina in due downloadable contents: “una nuova divinità” e “gli dèi perduti”; in quest’ultimo si avrà il controllo, tuttavia, di Ash, una nuova e giovane eroina ispirata dalle gesta di Fenyx, guidabile sotto un nuovo innovativo punto di vista.
Menzione d’onore per un terzo contenuto: “miti del regno d’oriente”. Si tratta di un nuovo gioco, dalla durata più breve e, soprattutto, dall’ambientazione differente. Protagonista, stavolta, sarà un ragazzo (non modificabile): Ku. Sopravvissuto a un cataclisma causato dall’apertura di uno squarcio tra Tian (il paradiso) e la terra, il giovane si proporrà di rimediare a tale danno, aiutando la materna divinità Nuwa e l’astuto eroe Lord Gong Gong. Come con Fenyx, anche con Ku si avrà la possibilità di combattere creature mistiche, stavolta appartenenti alla mitologia cinese.
L’accoglienza di Immortals Fenyx Rising è stata ottimale: per questo motivo, sebbene non vi sia ancora nulla di ufficialmente annunciato, Ubisoft sarebbe al lavoro su di un sequel. L’unica prova esistente di questa “voce di corridoio” sarebbe un’immagine leakata, che mostrerebbe una grafica migliorata, basata su un’altra mitologia e cultura: quella polinesiana.
Tuttavia, null’altro è stato reso noto al folto pubblico di gamers, che continua ad attendere, intrepido, novità. Nel frattempo, non si può che rivivere l’avventura di Fenyx: la leggerezza delle tematiche trattate, l’ironia e i puzzles sono ottimi compagni d’avventure per una serata all’insegna del gaming disimpegnato e allegro.
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