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Il 2007, per molti versi, è stato l’anno chiave dei videogiochi. Tra i molteplici titoli pubblicati, in particolare due serie videoludiche molto amate hanno visto la luce per la prima volta, coinvolgendo e appassionando da allora migliaia di giocatori: Assassin’s Creed e Bioshock.
Quest’ultima saga rivisita il mito di Atlantide, in una chiave moderna ma profondamente distopica. Le ambientazioni, progettate seguendo lo stile art déco, si susseguono tra ombre e luci in una profonda decadenza, il tutto immerso nelle profondità dell’Oceano Atlantico. Cos’è, dunque, Rapture? Cosa vive, suo malgrado, Jack, il protagonista?
Rapture, l’inizio e la fine di tutto
L’avventura di Jack inizia nel peggiore dei modi: con un incidente aereo, nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico. Trovatosi solo, in mezzo alle macerie e, soprattutto, circondato da acqua, scopre davanti a sé una strana isola, la cui particolarità è un grande faro. In cerca di aiuto, ben presto Jack si ritroverà all’interno di una batisfera, una sorta di sommergibile che lo porterà sul fondale oceanico. Ma le sorprese non finiscono qui.
Ad attenderlo, infatti, non c’è solo acqua, ma una città intera: Rapture. Immersa nelle profondità, sopra una sorgente geotermica, Rapture è una città retrofuturistica, il sogno utopico di libertà da ogni potere forte del suo fondatore, Andrew Ryan.
Ciò che l’ha resa una vera e propria Atlantide del futuro è certamente la tecnologia che la caratterizza, molto lontana da ogni città costruita nello stesso periodo, la fine degli anni ’40. Non solo, ai suoi abitanti viene data la possibilità di usare i kit di EVE, contenenti l’ADAM, una sostanza ottenuta da misteriose lumache di mare, capace di cambiare il DNA delle persone e fornire loro “poteri”, dall’accendere il fuoco con le dita fino alla telecinesi, il ghiaccio, l’elettricità.
Ma come in ogni situazione nella quale la perfezione regna sovrana, non passa molto tempo prima che l’utopia si disfi, decadendo nella più totale distopia. L’ADAM, infatti, inizia a creare dipendenza, quasi fosse una vera e propria droga: gli abitanti di Rapture diventano “ricombinanti”, esseri deformi e ossessionati, che ricorrono alla violenza per procurarsi la sostanza.
Per sopravvivere, Jack dovrà farsi strada tra le orde dei pericolosissimi ricombinanti; non solo, dovrà, di livello in livello, combattere i nemici più forti del gioco: i Big Daddy. Giganteschi umanoidi in tute da palombaro, armati fino ai denti, il loro scopo è proteggere le Sorelline: bambine geneticamente modificate, in grado di recuperare l’ADAM dai cadaveri dei ricombinanti. Il giocatore avrà la possibilità di scegliere se salvare o uccidere le bambine: in base a tali scelte, il finale del gioco cambierà.
Il futuro incerto della saga di Bioshock
Dopo il 2007, Bioshock ha avuto due seguiti. Il secondo capitolo, ugualmente ambientato a Rapture otto anni dopo la storia di Jack, vede protagonista il personaggio più inaspettato: un Big Daddy in cerca della sua Sorellina. Si vagherà in nuove zone di una Rapture sempre più in decadenza, dove i ricombinanti hanno formato una sorta di setta, la Famiglia, e dove trovare alleati diverrà sempre più difficile.
Nel 2013, infine, è uscito Bioshock Infinite. Il focus si sposta dall’Atlantide perduta di Andrew Ryan al cielo: il gioco sarà ambientato a Columbia, una città costruita sopra le nuvole sovrastanti, anche stavolta, un grande faro. Com’è possibile immaginare, specialmente grazie ai suoi DLC, anche questo gioco sarà fermamente legato al capostipite della saga: è possibile dire che, grazie a questi giochi, si riesce a chiudere un cerchio.
Da allora, e per i successivi dieci anni, da parte degli sviluppatori non si hanno avute più notizie. Tecnicamente, grazie al finale di Infinite, la saga sembrerebbe terminata. Ma, la 2K Games sostiene come vi sia tanto da esplorare: è per questo motivo che, dal 2019, sarebbe in sviluppo un nuovo titolo.
Tuttavia, l’attesa sarà ancora lunga: sebbene il gioco narri della perfezione sfociata in distopia, ogni titolo si avvicina alla più perfetta e dettagliata creazione videoludica. Il capitolo Bioshock, dunque, non sembrerebbe ancora aver visto la sua fine, e potrebbe esserci ancora molto da scoprire: i fan più leali di una delle saghe che ha venduto circa 40 milioni di copie in tutto il mondo continuano ad attendere, celebrando un gioco dall’attualità sorprendente, nonostante siano passati 16 anni dalla sua pubblicazione.
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